UN AMORE DI PESO

UN AMORE DI PESO

4 4 people viewed this event.

Un amore di peso. I colori vivaci, le musiche, i continui cambi di scena, il ritmo incalzante, le battute sciorinate a raffica… tutto parrebbe indicare che ci si trovi dinanzi ad una rappresentazione allegra e divertita e tuttavia lo spunto da cui nasce il testo è quanto mai serio e la riflessione impegnativa. Su una scena dominata da una semovente e gigantesca fetta di torta stillante crema, si sviluppa e si intreccia la storia di quattro persone, differenti fra loro, ma accomunate dalla solitudine: Mario, cinico ed omosessuale, coltiva compulsivamente il gossip che riguarda gli amici ed ha una vita sentimentale tanto frammentata quanto intensa, fatta di incontri occasionali che si esauriscono nel mero rapporto sessuale. Giorgio, pubblicitario, è il più irrisolto dei quattro: vorrebbe dimagrire e mantenersi in forma fisica, ma è pigro; desidera forse tornare con Lara, ma è consapevole che il loro rapporto, in definitiva, non ha mai funzionato. Lara, dirige l’azienda in cui lavorano Mario e Giorgio: è la classica donna fisicamente perfetta, sportiva in modo ossessivo, ha un rapporto di amore e odio con il cibo, ha posto fine al rapporto con Giorgio, ma soffre la solitudine. Infine Clara, una donna sui trent’anni, con alcuni chili di troppo ma con i quali ha imparato a convivere, tuttavia, il suo aspetto fisico, le attira i commenti e le battute offensive della gente, provocandole sofferenza e impedendole di trovare un partner. Quattro stereotipi creati dalla società, quattro problematiche legate alla difficoltà di essere accettati poiché non conformi al canone della «normalità». La diversità, anziché essere valutata come ricchezza, diventa fonte di depressione, solitudine e inadeguatezza. Ognuno cerca di risolvere la propria situazione di disagio opponendo uno schermo, una corazza protettiva che mostra talvolta il lato più aggressivo con il risultato di allontanare le persone. Quando Giorgio incontra Clara e se ne innamora parrebbe allora che, per un istante, le barriere estetiche create dalla società possano essere finalmente infrante e la loro storia d’amore avviarsi sul binario della reciproca comprensione ed accettazione. Poi, complici i conoscenti, gli amici, le ex amanti, in una parola, le convenzioni cui ci obbliga la società, l’affetto di Giorgio inizia a vacillare, la battute acide, le allusioni, le seduzioni del cliché estetico impersonato da Lara, vanificano il suo sentimento per Clara che, seppur ancora innamorata, deciderà  di lasciarlo. Il finale, lungi dall’essere consolatorio, ci riporta, con movimento circolare, all’inizio della vicenda: le quattro solitudini son rimaste tali, anche Clara, che rivolgerà con successo le proprie energie al mondo dei «social», ricavandone una certa notorietà, preferirà stare sola, assumendo come collaboratore l’altro «diverso», Mario, colui che forse, per esperienze pregresse, è stato in grado di comprenderne meglio le sofferenze. Gli altri tre acquisiranno, in compenso, una maggior consapevolezza dei propri errori, cominciando a prendere le distanze da certi pregiudizi, ed è forse un viatico ad un lento e progressivo cambiamento del punto di vista che dovrebbe diventare pratica condivisa.  Dal punto di vista scenico, lo spettacolo è una gioia per gli occhi: colori, luci, movimenti, costumi… tutto partecipa a dare un’impressione di dinamismo e di vitalità. I quattro attori (Cavallaro nel ruolo di Giorgio, Valeria Stredini in quello di Lara, Stella Pecollo nel ruolo di Clara e Rosario Petix che ha impersonato Mario), sono stati molto bravi, persuasivi nel rendere i rispettivi personaggi senza scadere nella volgarità o indulgere al macchiettismo, hanno saputo imprimere un gran ritmo ad uno spettacolo di circa due ore che son trascorse in modo lieve e piacevole divertendo il pubblico di tutti i teatri italiani, il quale ha tributato allo spettacolo un omaggio finale e ripetuti applausi a scena aperta.

 

Data e ora

17-10-2025 20:30 to
17-10-2025