Comune di Locri

Locri (llocrii in greco-calabro, Λοκροὶ in lingua greca è un comune italiano di 11 731 abitanti della Città Metropolitana di Reggio Calabria, posto nel territorio della Locride di cui è il centro amministrativo, culturale e religioso. Patria di Zaleuco, primo legislatore del mondo occidentale, e di Nosside, la più grande poetessa magnogreca, Locri, in antichità Locri Epizefiri, è stata un’importante città della Magna Grecia. La storia dell’odierna città è strettamente collegata a quella di Gerace, infatti questi due centri un tempo formavano un unico ed importantissimo comune. Oggi è centro turistico balneare, polo direttivo per l’intera Locride in cui hanno luogo numerosi eventi culturali.

Geografia fisica
Locri è situata sulla pianura della fascia costiera ionica Reggina, fra il massiccio dell’Aspromonte ed il Mar Ionio. È circondata da parecchie colline da cui si possono ammirare i tipici paesaggi Locridei, agrumeti di ogni genere, fra cui il prezioso bergamotto, uliveti secolari, vigneti, mandorleti, lecceti spontanei, mirteti, gelsominaie, ginestre e fichi d’india. Le spiagge locresi, chiamate spiagge dei Greci, sono grandi, incontaminate e disseminate della tipica vegetazione mediterranea, con una particolarità, la presenza dei Carpobrotus e del giglio di mare.

Origini del nome
Noto fino al 1934 come Gerace Marina, l’attuale nome deriva dall’antica Locri Epizefiri, città magnogreca i cui scavi si trovano parte nel comune di Locri parte nel comune di Portigliola, alcuni km a sud dall’odierno centro abitato.

Informazioni:

Sito istituzionale:

www.comune.locri.rc.it

La Storia

Storia
La storia di Locri è strettamente legata alla storia di altri due centri sorti nella zona circostante: Locri Epizefiri, polis della Magna Grecia fondata nel VII secolo a.C., e Gerace, città medievale costruita nel IX secolo.
Dopo la conquista romana di Locri Epizephiri e a seguito sia delle scorrerie saracene e turche che della piaga della malaria, il sito fu progressivamente abbandonato e gli abitanti si spostarono verso le più sicure colline dell’entroterra dove sorse Gerace.
Nel XIX secolo, col ritorno della popolazione verso le zone costiere e grazie anche all’avvento della ferrovia, si sviluppò l’abitato di Gerace Marina, frazione appartenente al comune di Gerace. Gerace Marina acquistò sempre più importanza col trasferimento, da Gerace, di alcune importanti strutture amministrative e commerciali, tra cui il Tribunale e la Banca Popolare nel 1880, fino a divenire comune autonomo nel 1905. A dare ulteriore slancio furono la nascita e lo sviluppo di importanti attività commerciali ed industriali: ad esempio, le Officine Meccaniche Calabresi (OMC), nei primi anni trenta, impiegavano 200 operai. Nel 1934 il comune di Gerace Marina assunse l’attuale denominazione di Locri.

Monumenti e luoghi d’interesse

Siti archeologici
Di particolare interesse è l’area archeologica che si trova circa 3 km a sud del comune. La distanza dalla moderna cittadina ha permesso di preservare quasi integralmente l’antica città greca, tuttavia nei secoli passati gli abitanti della zona hanno usato le pietre di questa città per edificare le nuove case.
Gli scavi archeologici sono stati diretti da Paolo Orsi (1908-1912), Paolo Enrico Arias (1940-1941) e da Giulio Jacopi (1951).
Di particolare interesse è la visita ai resti archeologici dei templi, dei teatri e delle mura di cinta di epoca magnogreca, e soprattutto la visita al Museo “Antiquarium” che espone migliaia di reperti archeologici di epoca preellenica, magnogreca e romana.

Architetture Civili

  • Monumento ai Cinque Martiri di Gerace
    Davanti a Piazza dei Martiri fu eretto questo monumento nel 1872, opera degli scultori carraresi Isola e Casani, e realizzato con il concorso dei cittadini dei Comuni del Circondario. Dedicato a cinque cittadini della Locride che nel Risorgimento furono giustiziati per aver lottato per la libertà. E’ composto da una base granitica sormontata da un obelisco pentagonale in marmo bianco con sui lati epigrafi commemorative. Sulla base poliedrica v’è sistemata una grande aquila in bronzo ad ali spiegate, opera dello scultore futurista Fortunato Longo.
  • Monumento a Nosside
    Nella piazza del lungomare è presente un monumento a Nosside, poetessa magno-greca locrese, scolpito dallo scultore Tony Custureri.
  • Monumento ai caduti di Gerace Marina nella prima guerra mondiale
    In piazza Re Umberto, tra le ville e il palazzo comunale primeggia il monumento. Fu inaugurato nel 1926. Il gruppo bronzeo, allestito dallo scultore romano Torquato Tamagnini è composto da una base piramidale in travertino, sormontata da un’ara recante un fante in divisa con la testa e il braccio appoggiate alla base dell’ara stessa ,dove s’erge una figura femminile in peplo (la vittoria) con il braccio proteso in alto, nella cui mano stringe una fiaccola.
  • Palazzo comunale “A. Spinola”
    Il palazzo, del 1880, di stile rinascimentale opera dell’architetto fiorentino Alberto Spinola, è la più grande costruzione pubblica istituzionale della Locride. A tre piani con corte interna presenta un prospetto armonico scandito da lesene bugnate, culmina con il grande frontone nel quale è collocato l’orologio cittadino a numeri romani. Delle quattro ali previste dal progetto originario furono realizzate soltanto quelle esposte a Nord, Est e Sud. Quella a ovest architettonicamente forse più interessante che prevedeva la costruzione del teatro comunale, non fu realizzata e vi si elevò un alto muro di chiusura della corte interna. Oggi al suo posto è stata costruita la nuova architettura del “Palazzo della Cultura”. L’edificio, sottoposto a vincolo storico (L.1089/39), conserva alcune testimonianze storiche cittadine. Oggi è sede degli uffici comunali ed ospita spesso riunioni ed assemblee territoriali.
  • Palazzo “V. Scannapieco”
    La costruzione di stile neoclassico è opera dell’ing. Augusto Piccolo. Fu edificato nel 1923 per dare ospitalità all’infanzia abbandonata per volere testamentale di Vincenzo Scannapieco, originario di Maiori, trasferitosi a Gerace Marina (Locri) ove svolse una proficua attività di commerciante. L’edificio nel corso degli anni è stato adibito a diverse funzioni. Oggi è sede del Liceo Classico “Ivo Oliveti” e dell’Ente Morale “V. Scannapieco .
  • Palazzo “Fondazione Giuseppe Zappia”
    L’edificio del primo novecento, si sviluppa su due piani con un ripetersi di finestre su tutti i suoi lati e con la parte centrale del prospetto sporgente, sul quale si aprono tre alti portali e possiede un’ampio parco verde. La costruzione realizzata dall’avv. Giuseppe Zappia, magistrato della Corte di Cassazione, è sede dell’omonimo Ente Morale.
  • Palazzo “Teotino – Nieddu del Rio”
    E’ uno dei primi palazzi del centro storico a essere costruito, appartenuto alla famiglia Teotino ed in seguito ai Nieddu Del Rio. Quest’ultimi, originari della Sardegna, si trasferirono a Gerace con l’insediamento a Vescovo di Mons. Giorgio Del Rio. Il palazzo mostra i segni tipici di struttura a pianta rettangolare con corte centrale e scalone a giorno di tipo napoletano. Oggi il palazzo è di proprietà comunale. E’ sede museale e di congressi.
  • Palazzo Scaglione
    Fu la prima sede della collezione archeologica locrese. Appartenente ad una ricca famiglia geracese ritenuta fondatrice della città di Locri. Ospitò l’archeologo trentino Paolo Orsi.

Architetture Religiose

  • Cattedrale di Santa Maria del Mastro
    La Cattedrale di Santa Maria del Mastro è il principale luogo di culto della città di Locri, e cattedrale della diocesi di Locri-Gerace. La chiesa, in stile romanico lombardo, è stata edificata nel 1933 per volere del Vescovo Giorgio Delrio (1906-1920). L’interno a croce latina è a tre navate, di cui le due laterali concludono in due piccole cappelle. Nella parte centrale della navata sinistra si trova una scultura marmorea raffigurante il vescovo Francesco Saverio Mangeruva (1872-1905) e il sarcofago del vescovo Michele Alberto Arduino (1962-1972).
  • Chiesa di S. Caterina
    Le origini della chiesa risalgono al 1843, quando i pescatori del litorale geracese fondarono il primo luogo di culto nella borgata marina, in un locale attiguo ad un fabbricato per lo smercio del sale, concesso loro in uso dal Comune di Gerace. Nel 1855, costruita la prima chiesa fu traslata da Gerace Superiore la parrocchia di Santa Caterina.L’attuale chiesa, in stile romanico-lombardo risalente al 1923 è stata edificata su progetto dell’ ing. reggino Francesco Romeo.
    I decori pittorici del presbiterio e del catino absidale sono opera di Nik Spatari mentre quelli della navata centrale che illustrano la storia religiosa della Diocesi sono di M. Muscari. Di pregio conserva sculture lignee processionali di artigiani risalenti al 1850.
  • Chiesa di San Biagio
    Sorge nel rione “sbarre”. Fu traslata nel 1908 da Gerace dove era stata fondata nel XV secolo. Architettonicamente è molto semplice. Sul prospetto all’altezza del timpano sono collocate tre statue: S. Biagio, S. Antonio e S. Teresa. L’interno mononavata, conserva una tela di V.Valerioti del 1842 rappresentante l’Annunciazione e nel catino absidale un’affresco effigiante le “Nozze di Cana” opera del cosentino Guido Faita, allievo di Emilio Juso, pittore di scuola vaticana.
  • Chiesa di San Filareto
    Posizionata sul colle di contrada San Fili, inglobata in un’antica masseria del settecento, sorge questa caratteristica chiesa con campaniletto a vela. Al suo interno è presente un affresco del 1891 raffigurante la Madonna con Bambino, san Gerolamo e San Filareto.