Reggio Calabria – Madonna della Consolazione

La festa di Santa Maria Madre della Consolazione, o più comunemente chiamata festa della Madonna della Consolazione, è il principale evento religioso e civile della città di Reggio Calabria. E’ celebrata in onore della compatrona della città. La festa prende avvio la mattina del secondo sabato del mese di settembre con la processione della sacra Effigie, che dalla Basilica dell’ Eremo viene portata alla Basilica Cattedrale. Una seconda processione, che segue un percorso nel centro storico cittadino, avviene il martedì immediatamente successivo. La sacra effige della Madonna, collocata su una pesante vara, viene trasportata in processione dalla collina dell’ Eremo fino al Duomo, dai famosi “portatori”, che a spalla conducono il quadro attraverso un percorso cittadino che si snoda fra ali di folla in preghiera e giubilo. La prima processione del quadro della Madonna della Consolazione è datata 1636. Il dipinto che oggi viene portato in processione è opera del reggino Nicolò Andrea Capriolo, che lo realizzò nel 1547. Nel 1532, infatti, i frati Cappuccini si trasferirono presso l’attuale Basilica dell’Eremo, dove al tempo sorgeva una piccola cappella dedicata proprio alla Madonna della Consolazione, con all’interno una icona della Vergine oggi andata perduta. La devozione dei reggini verso la Madonna della Consolazione si consolida a metà del Cinquecento. Nel 1567-1577, infatti, una tremenda pestilenza flagellò la città. Si racconta che al frate cappuccino Antonino Tripodi, in preghiera devota di fronte al quadro, apparve proprio la Madonna che annunciava la fine dell’epidemia. Ne seguì un pellegrinaggio collettivo del popolo reggino, che si recò in massa alla Basilica dell’Eremo per ringraziare la Vergine Maria. Seguirono poi altre pestilenze (1636, 1656, 1672) che rafforzarono la devozione e il legame dei cittadini di Reggio verso la Madonna della Consolazione e la Sacra Effigie.

La Processione

Ogni secondo sabato di settembre il dipinto è portato in processione dai “portatori della Vara”. La Vara è di ingenti dimensioni: alta 5 metri, pesa oltre 12 quintali. Il percorso seguito va dalla Basilica dell’Eremo, nella parte alta della città, fino al Duomo, percorrendo a piedi circa 3,5 km con un dislivello di 158 metri, attraversando nella fase finale il corso Garibaldi, principale direttrice del centro cittadino. Il dipinto viene portato dentro la Cattedrale con la tradizionale e suggestiva “volata”, l’ultima fatica dei portatori, che consiste nel fare di corsa l’ultimo tratto della processione, dall’inizio della Piazza del Duomo fin davanti alla scalinata della Cattedrale, sotto il peso della Vara. A conclusione dei giorni di festa, il martedì successivo di ogni anno il quadro viene nuovamente portato in processione sul Corso Garibaldi, per poi rientrare alla Cattedrale dove vi rimane fino all’ultima domenica del mese di Novembre, momento in cui la Vara con il quadro vengono riportati alla Basilica dell’Eremo con una terza processione.